Immagino che tu abbia sentito parlare spesso di dress code, ma non ti è ben chiaro il significato di questa espressione.
Niente paura, questo articolo è dedicato proprio a questo argomento, così che tu possa avere le idee più chiare una volta per tutte.
Perché si usa il dress code?
Per garantire un certo decoro a un evento, e soprattutto uniformità nell’abbigliamento dei partecipanti.
Questa usanza è caduta un po’ in disuso, e al giorno d’oggi si usa sempre meno. Ma è possibile che ti sia capitato – o che ti capiti in futuro – di ricevere un invito a un evento dove è specificato il dress code.
Per questo, devi essere pronto e sapere cosa indossare.
Il significato della parola “dress code”
dress code significa “codice di abbigliamento”.
Vale a dire il tipo di abbigliamento richiesto – o NON richiesto – in una specifica situazione.
Il Dress Code è quindi quell’insieme di regole che definiscono appropriata una combinazione di abiti e colori per determinati eventi.
Questo vale per serate di gala, eventi di spettacolo, ma anche riunioni di lavoro o molto più semplicemente matrimoni, lauree, feste private, feste a tema etc.
Capita spesso che l’invito sia associato all’indicazione di un dress code particolare. Ecco perché devi essere in grado di interpretarlo in modo sprezzante.
“ma a me cosa importa? Non posso vestirmi come voglio?”
NO!
Se è specificato un dress code significa che NON puoi vestirti come ti pare
Se non lo rispetti, è molto probabile che non ti faranno nemmeno entrare, a prescindere se il tuo nome è nella lista degli invitati.
La cosa più importante che devi sapere infatti è che ogni occasione richiede un abbigliamento diverso. L’outfit per una serata di gala sarà diverso da un outfit smart casual per andare in ufficio, così come sarà diverso il dress code per un cocktail.

Parlo difficile, lo so, ma non posso evitare questi termini, e piano piano dovrai farci l’abitudine.
Per farti un esempio, nell’invito a una serata di gala è sempre specificato il dress code.
Per una serata di gala esclusiva, il dress code di solito è formale e richiede l’abito scuro
Ma si apre a due possibilità:
1. Dress code: white tie
È il più insolito, e probabilmente in vita tua non ti capiterà mai di ricevere un invito simile, ma volevo comunque inserirlo. Infatti il “dress code: white tie”, significa “dress code: cravatta bianca” e implica l’obbligo di presentarsi… in frac!
Ora, hai presente cos’è il frac? È un abito da uomo con la coda di rondine sul retro della giacca, la camicia bianca e il papillon bianco, assieme a un panciotto - bianco anche quello.
Il frac è l’abito più formale che esista al mondo per un uomo, ma è anche il meno diffuso. Ormai lo indossano solo i direttori d’orchestra, i musicisti, e qualche volta gli ambasciatori in occasione di qualche serata di gala. Dunque a te NON penso interessi.
Diverso è il caso del…

2. Dress code: black tie
Questo già potrebbe interessarti, perché è il tipico dress code da cocktail prestigioso o da serata di gala, magari alla “prima della Scala” o per una serata all’opera.
Significa che è richiesta la “cravatta nera”: ma attenzione, NON si intende la cravatta semplice, bensì il papillon, rigorosamente annodato a mano.
Per un cocktail ufficiale, per una serata di gala, o per andare a teatro, se vuoi essere impeccabile dovresti sempre indossare lo smoking (ovviamente con il papillon nero, annodato a mano).
È assolutamente vietato, presentarsi a una serata formale con “dress code black tie” indossando un papillon confezionato. Nessuna eccezione
Altra cosa: si dà per scontato che tu indossi uno smoking. Quindi, “black tie” significa che è richiesto lo smoking e il papillon, sempre nero. Lo smoking in qualche caso può anche essere blu scuro, ma normalmente è sempre nero, quindi non ti discostare dalla tradizione.
Quali sono le occasioni dove di solito è specificato il dress code: black tie?
Ad esempio:
- eventi istituzionali
- cerimonie religiose
- cerimonie politiche,
- feste pubbliche o private
- spettacoli teatrali
- in crociera
Ma non sempre il “black tie” è obbligatorio: a volte può essere semplicemente opzionale…

3. Dress code: black tie optional
In questo caso non sei obbligato a vestirti come a una serata di gala, ma è richiesto un abbigliamento comunque il più formale possibile.
Tecnicamente non sei obbligato a indossare uno smoking, ma se lo facessi non saresti fuori luogo. Anzi, è consigliabile farlo.
Se invece ti presenti con un abito formale, ad esempio grigio scuro o blu scuro, con camicia bianca e cravatta scura, sarai comunque abbastanza formale.
Tutto rigorosamente a tinta unita. Niente accessori troppo vistosi e niente abiti o cravatte a fantasia.
Puoi indossare la cravatta al posto del papillon, ma NON presentarti senza niente al collo con la camicia sbottonata.
La parola d’ordine è comunque sobrietà formale.

4. Dress code: cocktail
Siamo ancora in zona di “formalità”, ma certamente più rilassata.
Per un cocktail elegante dovrai indossare un abito scuro con cravatta, ma potrai scegliere tu come farlo.
Ciò significa che hai una immensa libertà: ci sono infiniti modi di coniugare un abito scuro con la cravatta, partendo dai colori alle fantasie, ai tessuti e agli accessori.
Insomma, se escludi i jeans, per il resto puoi darti alla pazza gioia.

5. Dress code: business casual
Per le serate meno formali, in cui comunque ricevi un invito, potresti trovare espressioni come “dress code: business casual”, o “smart casual” che significa che non ci sono regole precise, e che sta a te e al tuo buon gusto trovare la giusta soluzione.
A parte i jeans e le scarpe da ginnastica, puoi indossare praticamente tutto.
Anche se sarà comunque altamente consigliata una giacca o un abito.
Nel caso in cui il dress code richieda un business casual, o uno smart casual, stai tranquillo: non ci sono regole ferree.
Non ci sono regole troppo rigide: il business casual è lievemente più formale dello smart casual, ma in entrambi i casi i confini sono elastici.
Per farti capire, un business casual è quello che indossa un normale manager che incontri per strada, un parlamentare, o un avvocato: si tratta di una formula che indica completo e cravatta.
Business casual è quello che tu normalmente chiami “abito elegante”. Cravatta non indispensabile, ma consigliabile.
Abito richiesto? Decisamente sì, anche se volendo puoi indossare anche uno spezzato. Nel dubbio, meglio un bel completo. Se non sai come sceglierlo, ti do una mano io!
Nel caso dello smart casual, invece, è quello che indossi ogni giorno in ufficio se sei un lavoratore dipendente, un professionista o comunque non sei un dirigente: magari un paio di pantaloni eleganti, una camicia e sopra un golfino di lana o un cardigan. Oppure jeans, camicia e giacca aperta, senza cravatta.
Insomma, anche qui, è aperto alle interpretazioni, ma uno smart casual è una eleganza tranquilla e libera dalle regole. Semplice. E in questa categoria rientra la buona parte degli uomini che erroneamente definiamo “eleganti”: una camicia bianca e una giacca blu sopra magari sono eleganti, ma non sono certo formali. Sono casual.

Chiaro?
Bene. A questo punto hai compreso le definizioni e i tipi di dress code, cosa significano e cosa puoi indossare…
Ma c’è ancora un problema:
NON sai cosa acquistare e soprattutto NON sai come abbinare i vestiti che già possiedi!
Come fai?
Beh, hai due possibilità:
Da un lato, continui a improvvisare e ad abbinare le cose a caso, magari chiedendo ogni tanto a tua moglie di darti una mano (santa donna…)
Oppure puoi fare la scelta GIUSTA, quella che già centinaia di uomini in Italia hanno fatto.
La scelta è solo tua.
Alla prossima e che l'eleganza sia con te!
P.S.
Qui ti ho parlato solo di abiti, ma non sottovalutare l’importanza delle scarpe!
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