Il trench e l’eleganza autunnale che passa dal soprabito

Purtroppo negli ultimi decenni si è un po’ perso il senso estetico del soprabito, che per secoli ha dominato il guardaroba maschile.

Tuttavia esiste un soprabito specifico che da sempre è associato all’eleganza maschile, e che soprattutto nelle mezze stagioni non può mancare nel tuo guardaroba…

…cioè il Trench

 

Forse anche tu come molti altri, quando dico la parola “trench”, pensi subito a Bogart che sulla pista tetra e nebbiosa di Casablanca dice “Buona fortuna bambina”. La scena finale di Casablanca è infatti rimasta impressa nella memoria di intere generazioni, assieme all’impermeabile indossato dal protagonista.

 

Il trench è quindi un soprabito leggero, normalmente da mezza stagione, e quasi sempre impermeabile (o almeno così è per quelli di qualità).

È interessante, tuttavia, conoscere le origini tutt’altro che aristocratiche di questo indumento, che oggi invece può essere estremamente costoso, e spesso è riservato solo agli uomini più raffinati e ricercati.

La parola inglese “trench” infatti significa “trincea”. All’inizio del Novecento il Ministero della Guerra inglese decide di dotare la fanteria di Sua Maestà di un cappotto idrorepellente per proteggere i soldati dalle condizioni atmosferiche più impervie.

Il trench nasce quindi come indumento di uso comune, con fini puramente pratici, e con l’obiettivo principale di riparare dalla pioggia

Durante la Prima Guerra Mondiale diventa il soprabito tipico dei soldati inglesi durante le battaglie di logoramento nelle trincee, da cui appunto deriva il nome che utilizziamo ancora oggi – nonostante lo sfoggiamo al massimo per passeggiare in città, e non certo per gli scopi per cui è nato in origine,

I primi modelli furono firmati da una maison che ne fece la sua fortuna e icona, vale a dire Burberry, ancora oggi sinonimo del “trench” per eccellenza, e che già nel 1870 aveva brevettato il gabardine. Si tratta una stoffa di lana impermeabilizzata, tessuta in diagonale “a spina di pesce”, per fare in modo che le gocce di pioggia scivolino via.

Fra parentesi, il buffo nome di “gabardine” deriva da un passo di Shakespeare, dove il poeta recita: I hid me under my gabardine for fear of the storm – “mi nascosi sotto il gabardine per paura della tempesta”. È probabile che all’epoca quel vocabolo designasse un tipo di mantello e non un tessuto specifico, ma ormai il termine è entrato nell’uso comune grazie a Burberry proprio in quest’ultima accezione.

 

Tornando alla storia del trench, dopo la Grande Guerra entra ben presto anche nell’uso civile, e il suo successo nella vita comune come capo-spalla è legato alla sua grande versatilità, perché permette di riparare dalla pioggia ma senza tenere troppo caldo. Di solito, infatti, il trench si addice soprattutto all’autunno, e permette così di proteggersi dalle piogge autunnali ma senza dover scegliere un cappotto più pesante.

Non ti annoierò con troppi dettagli storici, ma vorrei comunque farti notare che solo all’inizio del Novecento esistevano decine di modelli diversi di cappotti maschili, a seconda della classe sociale e dell’occasione. E che il trench era solo uno di questi.

Oggi tutto questo è andato perduto

Molti uomini non indossano nulla sopra la giacca, semplicemente perché passano pochissimo tempo all’aperto. Saltano giù dalla macchina e si chiudono in ufficio, o in banca, o comunque in un ambiente ben riscaldato.

I pochi che in autunno mettono qualcosa sopra il vestito, nel 90% dei casi scelgono una giacca a vento leggera – prima di tirar fuori quella pesante per i mesi invernali

 

Ma senza prestare la dovuta attenzione alla scelta o ai materiali, perché pensano solo ai fini pratici e non a quelli estetici.

“Ma a che mi serve? Tanto appena arrivo dal cliente lo tolgo!”

Pensano… E forse lo pensi anche tu.

 

Ma ho una brutta notizia per te.

Questo è un FATALE errore.

Perché…

Il soprabito è il tuo biglietto da visita nei mesi autunnali (e invernali)

Quando sei fuori dall’ufficio per sbrigare commissioni, vai in banca, passi dal commercialista, fai una rapida visita da un cliente…

In tutte queste occasioni, molto probabilmente non togli nemmeno il soprabito quando entri al chiuso. Magari pensi di fermarti solo qualche minuto, o magari più semplicemente non ci pensi nemmeno di toglierlo, perché sei sempre di fretta.

Quindi ora ti chiedo… Qual è l’indumento più esposto in inverno alla vista degli altri?

Chi ti incontra, cosa vede di te?

Esatto, quello che gli altri vedono principalmente di te in autunno e in inverno è proprio… il soprabito!

Nei mesi invernali non ha nessuna importanza quanto sia figo il completo che indossi, quanto sia costoso o quanto ti calzi a pennello… 

 

La prima impressione che dai al mondo è basata proprio sul soprabito!

Quando varchi la soglia di un cliente con uno splendido trench che ti arriva fino a mezza coscia e con una sciarpa di cotone sapientemente annodata al collo… farai una figura completamente diversa che se ti presenti con la tua amata giacca a vento blu.

Pensa… Quella impressione comunque durerà anche dopo, anche se togli il trench e sotto hai solo una camicia e un paio di jeans. Ormai ti sarai comunque guadagnato il rispetto di tutti (e gli occhi ammiccanti della segretaria)!

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Ecco perché, per tutte queste ragioni:

Il trench NON può assolutamente mancare nel tuo guardaroba!

Paradossalmente, nonostante le differenze storiche, di tutti i capi di abbigliamento odierni il trench è quello che è mutato di meno nel tempo.

Ma rimane un grosso problema per te.

Anche una volta che capisci il suo valore e la sua importanza, NON sai come scegliere quello più adatto a te.

Ed è qui che vengo in tuo soccorso regalandoti qualche linea-guida.

Quale trench scegliere?

Ovviamente quando vuoi comprare un trench, devi provarlo sopra un completo. Altrimenti non puoi sapere se ti entrerà con una giacca.

Quindi non ha alcun senso provare un trench sopra un maglioncino di lana se poi quando metti al giacca non ti entrano le spalle.

La taglia è difficilissima da azzeccare. Tieni conto che deve calzarti a pennello, ma non deve essere troppo largo (come ogni capo di abbigliamento).

Solo che nel caso del trench questo è più complesso, perché tutto dipende da quello che hai sotto. Se metti una giacca che ti sta larga, a sua volta il trench farà fatica a entrarti, anche se il giorno prima ti stava bene con un altro completo.

Se lo indossi sopra una camicia invece è ovvio che ti andrà un po’ più largo. Insomma, devi trovare il giusto compromesso.

Io personalmente nel dubbio osservo sempre il mio motto sacro:

Nel dubbio… Meglio (un pochino) stretto, che troppo largo.

Con questo non intendo che devi sembrare un salame che non riesce nemmeno a muoversi o a guidare.

Però nel dubbio io preferisco un trench lievemente aderente, rispetto a uno troppo largo.

Poi molto dipende dalla tua figura e dalla tua età. Sopra una certa età, può essere tollerabile un cappotto più largo del dovuto, mentre è assolutamente da evitare se hai meno di 40 anni e magari sei anche in una buona forma fisica.

Con un trench troppo largo semplicemente rovinerai tutto quanto. Rovinerai tutta la tua figura

Quindi scegli la giusta taglia, e la lunghezza del trench sarà direttamente proporzionata alla tua altezza.

Stessa cosa per la tua corporatura. Se sei magro, puoi optare per un monopetto, mentre se sei un po’ più corpulento un doppiopetto aiuterà a mascherare meglio la tua stazza.

Per quanto riguarda il modello, il colore, la lunghezza, il tessuto… Beh, ce ne sono davvero tantissimi.

Una vera e propria giungla, dalla quale dovrai imparare a districarti da solo se vorrai uscire vincitore dall’ardua impresa della conquista del Trench Perfetto

Per tua sfortuna, infatti, sei costretto ad affrontare questa avventura da solo.

Devi sfidare le commesse perfide dei negozi che ti vogliono vendere qualsiasi cosa dicendo “uuuuh, guardi, le sta benissimo!” – anche se in realtà sembri tornato indietro alla terza elementare quando tua mamma ti comprava la giacca di tre taglie più grandi dicendo che “almeno ti dura per qualche anno”…

Devi imparare a distinguere la qualità dei materiali da solo, mentre la stessa commessa di ogni cosa che tocchi ti dice “ah, poi quello è proprio delizioso! Guardi che tessuto!”… Di OGNI trench che guardi!

Fino a che tu arrivi a chiederti cosa avesse di speciale il primo che hai provato, visto che di ognuno che guardi ti ripete le stesse cose, dicendo che è il migliore che hanno…

Poi viene la parte più dura. La parte più difficile. La parte CRUCIALE.

La scelta della taglia.

Se finora ti era sembrato già un incubo, ora preparati al peggio.

Perché…

Le commesse dei negozi non lo fanno apposta, ma proprio NON hanno idea di cosa sia la vera eleganza

Ovviamente non dico che non possa esistere una brava commessa, né dico che lo facciano apposta o in mala fede. Dico semplicemente che non hanno gli strumenti per consigliare seriamente e scientificamente un professionista come te, dal cui abbigliamento dipende anche il successo professionale.

Non è colpa loro. Né è colpa tua.

Quindi devi fare in modo di arrivare ben preparato a quel momento. Visto che dovrai fare tutto da solo. 

Eh sì, perché tu NON hai la fortuna che hanno i miei clienti, che mentre stanno provando qualcosa in un negozio mi mandano una foto su Whatsapp per chiedermi cosa ne penso di quel cappotto, e io gli mando una risposta quasi in diretta…

Per non parlare dei miei clienti premium, che addirittura accompagno io stesso personalmente a fare shopping per un intero pomeriggio… e lo faccio pure gratuitamente!

Ecco perché ti dicevo di fare molta attenzione.

Se non sei uno di loro, dovrai imparare DA SOLO a trovare la quadra, anche se comunque non parti da zero perché con questo articolo ti ho già dato gli strumenti principali.

Se invece…

Se invece vuoi entrare ANCHE TU nell’Olimpo dell’Eleganza Maschile, e avermi sempre a tua disposizione mentre fai shopping – potendomi mandare una semplice foto su Whatsapp in ogni momento della giornata per avere anche solo un semplice consiglio immediato…

O se addirittura ti piacerebbe avermi personalmente al tuo fianco nella tua fatale guerra alle commesse “appioppa-tutto”…

Allora, clicca QUI e richiedi SUBITO il tuo lasciapassare per l’Olimpo dell’Eleganza.

A presto, e che l’eleganza sia con te!

Nicola Serafini.

 

 

P.S.

Una precisazione. Come sai Eleganza Maschile è il primo sistema di elegance coaching esclusivamente riservato ai professionisti. Anzi, è l’UNICO sistema simile in Italia riservato esclusivamente ai professionisti come te.

Quindi so cosa ti serve, e so come aiutarti. Ma vorrei che fosse chiaro che si tratta di un servizio esclusivo, e quindi particolarmente selettivo.

Se NON sei un professionista, su internet ci sono decine di “consulenti d’immagine” generici che sicuramente potranno darti una mano – e che costano molto MENO di me.

Se invece tu sei un professionista, un avvocato, un venditore… allora questo è l’UNICO sistema di eleganza studiato apposta per te e per le tue esigenze. Il primo e UNICO in Italia.

Si tratta di un servizio di nicchia per professionisti ambiziosi che non si accontentano della mediocrità offerta da consulenti tutti uguali che si rivolgono a tutti.

Ora dimmi. Se hai male fortissimo a un polso che dura da giorni, andresti da un medico generico o da un ortopedico esperto nelle articolazioni?

Sicuramente andresti da un ortopedico specializzato. Al quale non interessa curare una persona con la tosse solo per arrotondare un po’ e guadagnare venti euro in più. A lui interessa SOLO il bene dei suoi pazienti, quelli ai quali è riservato il suo aiuto.

Quindi se sei un professionista ambizioso allora QUESTA è la tua unica occasione. Eleganza Maschile è riservato proprio a te – e SOLO a te.

Non lasciarti scappare questo privilegio, e richiedi SUBITO il tuo lasciapassare per varcare i cancelli dell’Olimpo dell’Eleganza, dove non sarai più solo nelle tue scelte di acquisto e di abbinamento!

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